Sui latti del pascolo: il contributo di un amico, che è uomo di scienza
Da oggi e per qualche tempo, avremo il piacere di ospitare in questo blog gli scritti del Dottor Adriano Borgna (di lui abbiamo parlato qui, in ottobre), medico italiano specializzato in medicine naturali, che da anni vive ed opera negli Stati Uniti.
Saranno articoli che tratteranno in maniera semplice, e comprensibile per tutti, le differenze tra i formaggi prodotti con latti di animali alimentati ad erba e fieno (e ridotte integrazioni vegetali no-OGM) e i formaggi derivanti da animali nutriti a mangimi (insilati, unifeed).
Buona giornata e buona lettura a tutti!
Pier Angelo
Uno a zero e palla al centro
del Dottor Adriano Borgna
La scorsa estate ho avuto la fortuna ed il privilegio non solo di conoscere Pierangelo Monzitta e sua moglie Olga, ma di essere invitato a parlare di salute e alimentazione ad un gruppetto di altri allevatori durante una memorabile cena con un agnello arrosto, che – come diceva mia madre riguardo al cibo prelibato – “parlava d’amore!!!”.
Ma prima di raccontarvi della mia ultima esperienza sarda, sarà bene che io mi presenti a voi.
Sono un medico che ha fatto un percorso evolutivo che oserei definire “al contrario”. Ho cominciato la mia professione con entusiasmo nel 1980 e pian piano mi sono sempre più allontanato dalla medicina condotta così come si conduce oggi, avvicinandomi sempre di più alle cure naturali e, sopratutto ora, alla prevenzione. Naturalmente questa evoluzione ha comportato per me lo studio di altre materie: tra tutte, la psicologia e la medicina ambientale, con tutti i nuovi fattori dannosi che abbiamo lasciato introdurre nel nostro ambiente senza neanche metterli in discussione. A questo ho naturalmente aggiunto lo studio dell’alimentazione, la passione per la cucina e la curiosità di sapere come si produce del buon cibo.
Tornando al piacevole tempo trascorso con Pierangelo e Olga, esso è stato assai fruttuoso e interessante per noi, e la mia più sincera speranza è che dai nostri propositi possa derivarne qualche vantaggio anche per voi lettori, dal momento che abbiamo deciso che scriverò alcuni articoli, a partire da questo. Scriverò per aggiungere il mio contributo alla loro apprezzabilissima attività di divulgazione, ma anche per cercare di aiutarli nello sforzo di creare e divulgare un modello migliore. Un modello che non è basato sul solo successo economico e sui premi ricevuti, ma anche sull’affermazione di un formaggio più salutare, che ci aiuti a migliorare la qualità della nostra vita! Che altro dire? Che spero di riuscire nell’intento di farmi leggere, e di trasferire a voi un po’ di informazioni utili.
A voi tutti un caro augurio di buona salute e felicità!!!
Alla prossima!
I benefici del latte prodotto da animali al pascolo
(1a parte)
Carissimi lettori, nell’approcciare questo argomento, mettendo a confronto il latte di animali al pascolo con il latte di animali “a mangime”, ho pensato di proporvelo come se si trattasse di una competizione sportiva (dello sport che più vi piace). Come ogni gara si inizia dallo 0-0, ovviamente. Vediamo chi gioca meglio, e chi segna il primo gol.
La produzione di latte con animali al pascolo comporta innumerevoli benefici, in confronto al latte di animali alimentati con mangimi. I benefici non si limitano solo all’ultimo anello della catena alimentare, cioè al consumatore, ma si estendono a vari aspetti sociali, economici e ambientali, fino a toccare il tema più pressante del nostro secolo: il Riscaldamento Globale.
Ma andiamo per gradi: cominciamo dai benefici per la salute del consumatore che derivano dall’assunzione di alimenti derivati da latte e carni di animali allevati in pastura. La lista di tutte le componenti sarebbe troppo lunga e tediosa per la maggior parte di noi, per cui vorrei, per ora, solo illustrare il ruolo degli acidi grassi essenziali: gli Omega 3 e gli Omega 6.
Analizzare i singoli elementi dal punto di vista biochimico e della loro funzione biologica non ha molto valore né molto senso, per il semplice motivo che molti elementi agiscono in sinergia, ed il processo evolutivo che dura da trilioni di anni ha favorito alcune combinazioni piuttosto che altre, grazie alla selezione naturale. Un esempio per comprendere tutto ciò è quello della Vitamina D, che viene comperata e consumata da milioni di persone. Sfortunatamente per questi consumatori, se non è presente la Vitamina A ed anche la Vitamina K2, gli effetti della Vitamina D sono molto limitati e addirittura dannosi in certi casi.
Il latte di animali allevati in pastura – e in particolare il suo grasso – contiene tutte le vitamine liposolubili (A.D.E.K.).
Bellissimo Gol del latte da pascolo grazie ad una bella azione corale di ADEK!!!
1 a 0 e palla al centro!
Alla prossima, quindi, e sempre tanti auguri di buona salute e felicità!!!
Adriano Borgna
Tula, 31 gennaio 2017