Abitudini, comportamento e preferenze delle pecore
Con la stagione cambia anche il comportamento della pecora al pascolo. Le pecore infatti non pascolano allo stesso modo nelle diverse stagioni e, a parità di stagione, in qualsiasi ora del giorno. Nel corso della giornata alternano fasi di pascolamento (pasti) e di riposo associato alla “ruminazione”.
Quest’ultima fase è altrettanto importante per la salute dell’animale e per la qualità del latte (prossimamente cercherò in parole semplici di raccontare questo strano modo di digerire gli alimenti, che hanno le pecore).
L’attività pascolativa giornaliera è dettata dal fotoperiodo, dalle condizioni meteo e dai fabbisogni delle pecore che variano con lo stato fisiologico (gravidanza, lattazione asciutta). Le pecore preferiscono pascolare la mattina presto e il pomeriggio piuttosto che a metà mattinata.
In Sardegna, la dove non si hanno pascoli irrigui, le pecore vanno in asciutta (l’asciutta è il periodo in qui le pecore non fanno latte e coincide con introduzione nel gregge degli arieti e col periodo dei salti). Nei mesi estivi passano gran parte della giornata all’ombra, amano pascolare di notte alimentandosi prevalentemente con erba secca, esse devono avere sempre acqua pulita a disposizione (ogni pecora in estate beve fino a cinque-sei litri di acqua al giorno).
Di solito si tende a sottovalutare il periodo della gravidanza, essendo la pecora in una fase non produttiva, ma è proprio in questo perido che bisogna concentrare la massima attenzione sia all’alimentazione che allo stress!! (soppratutto con gravidanze gemellari)
La lattazione coincide con i mesi invernali e primaverili quando l’erba è nel massimo dello sviluppo, durante questa fase e in questo periodo deve essere bravo il pastore a saper gestire i pascoli, in modo tale da ottenere una crescita equilibrata del manto erboso e quindi una produzione di latte costante (sarebbe interessante entrare nel merito e approfondire tutti gli aspetti di ognuna di queste fasi, comunque se avete la pazienza di seguirmi lo faremo di sicuro).
Nel pascolare scelgono le erbe e le parti di piante che preferiscono: le pecore in genere preferiscono le leguminose (es. i trifogli) alle graminacee (es. l’avena) e le foglie agli steli. Tutto ciò è utile alle pecore, perchè potendo scegliere brucano un erba di migliore qualità rispetto a quella media o scarsa, che talvolta è presente nel pascolo.
Così facendo possono raggiungere ingestioni più elevate di nutrienti che conferiscono al latte una qualità superiore.
Vi starete chiedendo: ma queste pecore non si stancano mai di mangiare “erba”?
Nel prossimo articolo parleremo di stanchezza e di sazietà e di altri aspetti curiosi che un buon pastore deve conoscere… Rimanete sintonizzati cari amici.
Babbo con parole semplici diceva sempre: s’animale imparat s’omine (l’animale insegna all’uomo)… ci sentiamo presto!!
Pier Angelo
Tula, 21 aprile 2015